#LoSapeviChe…
In Giappone una delle più antiche tradizioni è quella riguardante le Geisha. “Geisha” è l’unione di due kanji 芸 (gei) e 者 (sha) che significano rispettivamente “arte” e “persona”, quindi potremmo dire che significa “persona versata nelle arti”.
Purtroppo quando sente questa parola, molta gente pensa a delle prostitute, ma in realtà in Giappone le Geisha hanno un ruolo ben specifico nella società. L’esercizio della professione di geisha richiede anni di rigida preparazione per poter esser educate all’apprendimento di numerose nobili arti giapponesi. Assumono particolare importanza il canto, le danze tradizionali, i complessi rituali della cerimonia del tè e lo shamisen, uno strumento musicale a tre corde. Imparerà quindi a muoversi con grazia ed eleganza, a servire da bere in modo raffinato, a conversare con intelligenza.
Mentre ancora giovani, per un periodo di cinque anni, le giovani vivono nelle Okiya, apposite case-scuola in cui le apprendiste, le maiko, imparano l’esercizio di arti secolari per poter finalmente, dopo fatiche e sacrifici, coronare il sogno di diventare una vera e propria geisha. Quest’ultime sono dunque intrattenitrici professioniste, dotate di spiccata intelligenza, educazione, cultura e talento, che vengono pagate per ravvivare e agevolare le occasioni sociali.
Kyoto è la capitale dell’universo delle geisha, quindi per chi è incuriosito da questa tradizione, il quartiere di Gion è il luogo perfetto. Qui si potranno trovare sale da tè un po’ ovunque, con Geisha sia all’interno sia a passeggiare in strada.
L’origine delle Geisha risale al diciassettesimo secolo, ma non è iniziata con le donne, che sono subentrate solo il secolo successivo. Resta comunque incredibile pensare che ancora adesso sopravviva una tradizione così antica e che ricopra ancora un ruolo così importante, anche se purtroppo si sta via via affievolendo.